«Il potere d’acquisto delle pensioni è sceso drammaticamente, per effetto dell’inflazione e della riduzione dell’adeguamento voluta dal Governo. La sanità pubblica è allo sbando, e sono sempre di più le persone anziane costrette a rinunciare alla cure, perché non possono permettersele o per le liste d’attesa troppo lunghe. La riforma della non autosufficienza resta ancora sulla carta. Chiediamo che finalmente il Governo ci ascolti ed apra un serio confronto con noi». Così Carlo D’Andrea, Segretario Generale dello Spi Cgil di Foggia, motiva la «mobilitazione» proclamata dal sindacato pensionati della Cgil. Diverse le assemblee che si sono svolte a Foggia e nei centri della provincia: «Abbiamo registrato tanta partecipazione, ma anche tanta preoccupazione. Difendiamo la nostra dignità e pretendiamo rispetto ed ascolto dal Governo», aggiunge D’Andrea.
Gli incontri si sono svolti, oltre che a Foggia, a Lucera, San Severo, Manfredonia e Cerignola. La conclusione è prevista mercoledì 30 ottobre prossimo, alle ore 18.00, in piazza Giordano a Foggia.
«Abbiamo scelto di andare in piazza per coinvolgere tutta la cittadinanza, per contrastare la campagna di disinformazione quotidianamente posta in essere dalla premier, per la quale tutto va bene. Invece in Italia le diseguaglianze stanno diventando insostenibili, e a farne le spese sono le categorie sociali più deboli: le pensionate, i pensionati, i disoccupati, i lavoratori sottopagati», conclude il segretario generale dello Spi.
L’assemblea conclusiva del 30 ottobre consisterà in un confronto a più voci, durante il quale interverranno, oltre a Carlo D’Andrea, Gianni Palma, Segretario Generale CGIL Foggia; Stefano Colelli, Direttore 118 del Policlinico di Foggia; Davide Emanuele, Assessore al Bilancio della Città di Foggia; Michele latarola, Presidente del Comitato INPS Foggia; Tina Pizzolo, Segretaria SPI Foggia.
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