Il Primo Maggio a Cerignola per restituire centralità al lavoro, affinché torni ad essere uno strumento di crescita collettiva.

01 Maggio 2024 – «Bisogna restituire centralità al lavoro, affinché torni ad essere uno strumento di crescita collettiva, così come prevede la Costituzione e così come accadde nel secolo scorso, quando lavoratrici e lavoratori contribuirono in modo decisivo alla ricostruzione economica e civile del Paese, dopo gli orrori della guerra e del fascismo». Carlo D’Andrea, segretario generale Spi Cgil Foggia, commenta così questo Primo Maggio di festa e di lotta, che ha visto la Cgil ed il suo sindacato dei pensionati in prima fila in diverse manifestazioni, documentate dalla galleria fotografica.

«Lavoro e pace, parole e musica per la festa dei lavoratori» è stato il tema dell’evento che si è svolto alla Camera del Lavoro di Cerignola alla vigilia della festa, con la partecipazione di Gianni Marinaro, coordinatore della Cgil comunale, Francesco Bonito, sindaco di Cerignola, Gianni Palma, segretario generale Cgil Foggia, Madia D’Onghia, docente dell’Università di Foggia, Paolo Saggese, storico e meridionalista e Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Puglia, che ha sottolineato l’importanza di Cerignola nelle lotte per il lavoro e la democrazia: «È dall’impegno di uomini come Giuseppe Di Vittorio e da luoghi e comunità come Cerignola che sono nati quei valori della Resistenza e della Democrazia che oggi troviamo scritti nella Costituzione e celebriamo ogni Primo Maggio.»

L’evento è stato introdotto da una performance musicale sul tema del lavoro e dell’antifascismo che ha visto l’esibizione della M° Gaia Carella al flauto traverso, di Luigi Margiotta al violino e di Giulia Papa al violoncello. Sempre a Cerignola, il Primo Maggio si è svolta la manifestazione provinciale. Per la Cgil è intervenuto il segretario provinciale Gianni Palma. A Foggia grande evento musicale a Parco San Felice, con l’esibizione di gruppi e musicisti foggiani che hanno dato vita ad un concerto seguito da migliaia di cittadini. Quest’anno la Festa del Lavoro è coincisa con l’avvio di un’importante iniziativa politica: l’avvio della campagna referendaria con cui si intende chiedere l’abrogazione di quattro norme che minano la stabilità, la dignità e la sicurezza del lavoro. «Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà» afferma la Cgil che invita tutta la cittadinanza a sottoscrivere i quattro referendum. Si può farlo anche on line, con lo Spid o con la Cie, a questa pagina web: https://www.cgil.it/referendum.

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